Mamma mia!

“Avere un figlio a 40 anni ti porta ad essere più apprensiva”

“Più fai i figli tardi più diventi pesante”

“Attenta che diventare mamma pancina è dietro l’angolo”

Queste sono le frasi che farei entrare di diritto nel mio personale spazio #lecosecheodio

Fare un figlio a 40 anni ti porta semplicemente ad essere meno incosciente sulle assurdità di chi ti gira intorno: LE ALTRE MAMME.

Quelle che sono ancora nel limbo dei propri figli ma che forse hanno dimenticato cosa vuol dire la gestione di un bimbo di pochi giorni o mesi.

Quelle che se ne saltano fuori con richieste, domande o modi di fare che se fosse successa la stessa cosa a loro non sarei qui a scrivere ma divorata dalle loro fauci.

Quelle che….

• “Se hai bisogno dimmelo che vengo a darti una mano” – capiamoci.. nel mio immaginario vieni, mi passi l’aspirapolvere, mi fai da mangiare, mi fai i panni, stendi, mi lavi i pavimenti e pulisci la lettiera mentre io dormo. No. Questa tipologia viene, ti sveglia il bambino se dorme, te lo agita per bene e poi va via.

• “dai chiedi se te lo fa prendere in braccio” – ma sei seria? Non l’ha chiesto lui che ha 4 anni.. forse hai fatto un figlio intelligente. Chissà da chi ha preso.

• “Domani posso passare a trovarti? vengo con mio figlio, che è col suo amico di calcio, oggi pioveva e sono sporchi di fango. C’è anche mia suocera che è appena guarita da una polmonite. Ah, non so a chi lasciare il cane perché da solo abbaia tutto il tempo” – ecco suona al citofono sbagliato che almeno ti aprono..

• “Dai c’è il sole, vestilo che te lo porto a fare un giro” – sì certo non ha neanche un mese, devo ancora capire cos’ho per le mani e pensi che ti dica di sì…?

• Quelle che hanno sbolognato la prole chissà dove e ti vengono a trovare alle 8 di sera e a mezzanotte sono ancora lì.. – ma te ne vaiiiii. Ho sonnoooooo

• “Che taglio che hai, io ho giusto un paio di cm” – sai noi esseri umani partoriamo in macelleria, tu invece devi aver partorito Memole sul pianeta Filofilo. Poi il loro taglio non te lo fanno mica vedere

• Quelle carinissime “ti vedo un po’ sbattuta” – vedi te.. neanche quando facevo gli after dormivo tre ore a notte

• Quelle che “passo quando è sveglio” – Allora… o hai partorito un figlio già di 5 anni o spolvera la memoria e remember che i primi tempi dormono e mangiano e basta (al limite cagano. E tanto anche). Quindi che culo! i primi mesi queste tipologie di mamme non le vedrò spesso

Quanto kg ti sono rimasti addosso?sarà dura dimagrire, le tette ti sono cadute cavolo, oh ma che smagliature che hai” – solitamente chi ti dice ciò è messa peggio di te, ma nonostante non hai neanche la forza di pensare riesci ad avere quel minimo tatto e non rispondi.. solo perché con le balene spiaggiate io non ci parlo.

Ma dorme? Dai voglio vedere gli occhi. Hey heiii HEIII SVEGLIATI dai dormi dopo” – non commento

• “Ma dorme il tuo? Ah il mio era bravissimo, dormiva tutta notte” – se vuoi ti pago qualche seduta di regressione, così ti tornano in mente le nottate in cui non hai dormito e che il tuo cervello ha rimosso. Mi è capitato (apposta) di chiedere “ti ricordi il giorno che sei uscita dall’ospedale, mi parli delle prime notti?” Sguardo sperso, tachicardia, occhi all’indietro e le riposte sono sempre “non mi ricordo” o “si, mangiava ogni tre ore”. Bene quindi tuo figlio era normale come tutti gli altri.

Quelle poi in assoluto che “odio” di più sono quelle che non hanno avuto il coraggio di dirti cos’è davveramente avere un figlio, soprattutto i primi mesi..

Dovete dirlo! Tanto non si sarà mai comunque preparate, e vi porterete a casa un “dai sei esagerata”. Poi vi richiameremo piangendo “oh avevi ragione…”

E comunque c’è solo una tipologia di mamma che vuoi vicina. La tua.

Categoria speciale invece sono le vere eroine. Quelle che ce la fanno esclusivamente da sole, con un cane!

Chapeau!

EX

Che problema hanno le ex?

Che problema hanno le ex che tampinano chi hanno lasciato?

Che problema hanno le ex che tornano alla carica?

Cosa non è chiaro nell’essere ex? Dal latino “fuori di / fuori da” (i coglioni) 

Anche perché dai, siamo state tutte ex. Sappiamo benissimo cosa vuole una ex da quello che non è più il suo ragazzo (per l’appunto EX):

– Ci si annoia

– La vita attuale non è soddisfacente

– La vita attuale è una merda

– La vita attuale ci fa schifo 

– L’attuale compagno non è come ce l’eravamo immaginati (quando abbiamo tradito quello che ormai è l’ex)

– c’abbiamo ripensato (dopo ics anni)

– Abbiamo pruriti vaginali

– Abbiamo voglia di rompere il cazzo

– Siamo delle troie

– Siamo delle stronze
Di base si ha la malinconia di un certo periodo, di come eravamo in quel periodo. 
Si ha la mancanza di noi stesse.
E per questo ci sono gli psicologi.

O la pena di morte.

“C’è chi c’è e chi ci fa, chi ride da sola e si diverte. c’è chi sembra timida, chi ha paura del buio e chi dell’altezza.
C’è chi ha le vertigini e chi te le fa venire, chi ha il fegato allenato e chi è alle prime armi, chi vuole partire e chi vuole restare.
C’è chi scodinzola e chi morde, chi piange scappando e chi piange correndoti incontro.
Ma c’è anche chi sticazzi dove lo mettiamo”

“È facile parlare quando hai un cane, un gatto, un animale che ti aspetta con ansia quando torni a casa.
Quando la notte dormi con qualcuno, o aspetti che arriva, o comunque in un modo o nell’altro il letto lo riempi con un corpo qualsiasi ogni sera.
Quando pranzo, aperitivo, cena, cinema, brunch, basta essere con gente intorno.
Quelli che hanno il coinquilino con la porta sempre chiusa, ma che prima o poi in bagno ci dovrà andare e almeno il saluto scappa.
Quelli che la vicina, la sorella, l’amica al piano sotto, la portinaia, la zia.
Ecco io invece ammiro quelli che sanno stare veramente da soli, non le vie di mezzo.
Quelli che tornano a casa, mangiano, si svegliano senza nessuno. Non sono persone noiose o asociali. Sono quelli che hanno capito.
Quelli che non sono soli, perché hanno se stessi.
È facile parlare quando non sai davvero cos’è la solitudine, o meglio, l’indipenzenza” L.J.

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Mai fidarti di uno che ti fa andare su di giri

Perché uno deve sottolineare che andrà a vivere con la ragazza?

perché è un bravo ragazzo. ecco.

uno di quelli che mai nella vita di tradirà.
uno che magari dice alla morosa che una oggi gli ha scritto.
uno che ha la macchina pulita che sa di buono.
uno che se sei noiosa sta a casa con te invece che uscire con gli amici.
uno che si ferma davanti alle vetrine premam.
uno che torni a casa e ti fa trovare le rose sul tavolo.
uno che ovviamente è già impegnato.
uno che vabbè anche stavolta.
uno che su due ruote più nessuno mai.

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Si, non lo voglio

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“Dietro una grande figa di legno c’è sempre un grande uomo (di merda).”

Questa frase letta a caso, e un pomeriggio con le amiche, fa nascere la tesi che c’è una grossa differenza tra “figa di legno” e chi non ve la smolla.
Brutto colpo il rifiuto vero?
Ma c’è di peggio. E cioè quello che passa per la testa della presunta frigida che vi ha appena dato picche:

  • “Sei un cesso. Scusa ma neanche in foto te la faccio vedere”
  • “Merda ho le mie cose, gliela do la prossima volta” (che tanto si sa che lui evaporerà)
  • “Te la faccio sudare giusto un’altra uscita, così ci rivediamo” (che tanto si sa che lui evaporerà)
  • “Scusa ma mi fai cagare a 270gradi. 90 te li lasciò se vuoi provare nuove esperienze”
  • “Tutti i tuoi amici di calcetto, in confidenze post-ciulatina, si sono lasciati andare in confidenze dimensionali al momento della doccia. Non vorrei rischiare di rovinarmi la media di una squadra”
  • “Questo per me gnà fà”
  • “Sarai anche tenerone come Roger Rabbit, ma se non mi fai ridere, per me è no”
  • “Scolta è 3 ore che stiamo parlando, forse tra 3 gg un bacio me lo smolli. Lasciamo stare che stasera c’è Dirty Dancing e come Patrick nessuno mai (più)”
  • “Già come baci non voglio andare oltre”
  • “L’estetista è un miraggio da un po’ di tempo.. questo come minimo chiama il WWF”
  • “Nooooo merda ho su le mutande da nonna!”
  • “Sono appena venuta via da casa del mio fidanzato, non mi sembra molto il caso..”Prima di appellare definizioni da “paraculo”, forse è più saggio farsi 4 domande e chiudersi in bagno modello Caruso Paskosky.
    Tanto il rischio cecità è stata sdoganata. Ma anche se fosse, mettersi un paio di occhiali per vedersi meglio allo specchio non fa mai male..La vera “figa di legno” è solo e unicamente quella che a voi non la darà mai. Resto del mondo a parte.
    E comunque si chiama “2 di picche”

Non vi preoccupate, è solo che nell’attesa di conoscere il Buon cacciatore o di incontrarlo di nuovo, puó essere che vada a farmi un giro con il lupo.

Simona Pasquetti.

http://www.deianaluca.it

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“Io ho bisogno di qualcuno che abbia bisogno di me, ecco cosa. Ho bisogno di qualcuno per cui essere indispensabile. Di una persona che si divori tutto il mio tempo libero, il mio ego, la mia attenzione. Qualcuno che dipenda da me. Una dipendenza reciproca. Come una medicina, che può farti bene e male allo stesso tempo” C. Palahniuk

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